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Immagine del redattoreAvvocato Laura Crisanti

12 GIUGNO 2022 SI VOTA PER IL REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA

Aggiornamento: 6 giu 2022


REFERENDUM 2022: I QUESITI

Il prossimo 12 giugno dalle ore 7.00 alle ore 23.00 avrà luogo il referendum per esprimere il voto su cinque quesiti, riguardanti il tema della Giustizia.

Per essere valido, ogni quesito dovrà raggiungere il quorum è, quindi, necessario che si rechi a votare la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto, si applicherà, poi, il criterio della maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi.


IL PRIMO QUESITO (SCHEDA ROSSA)

Concerne l'abolizione della legge Severino (D.lgs. n. 235/2012) e si propone di eliminare l'automatica incandidabilità, ineleggibilità e decadenza di parlamentari, membri di governo consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali, in caso di condanna penale. L’obbiettivo è di eliminare anche la sospensione degli amministratori locali condannati anche in via non definitiva.

Se si vuole eliminare: 1) l’automatica incandidabilità e l’incompatibilità per i politici condannati in via definitiva; 2) la sospensione per gli amministratori locali condannati anche solo in primo grado è necessario votare “SÌ”, altrimenti votare “NO”.

IL SECONDO QUESITO (SCHEDA ARANCIONE)

Riguarda la Custodia cautelare.

L’obbiettivo è l'abrogazione dell'art. 274 comma 1 lett. c) del codice di procedura penale che consente di condurre in carcere in via cautelare una persona sottoposta a processo, se vi è il rischio che possa commettere un reato della stessa specie di quello per cui si procede.

Se si vuole eliminare la carcerazione preventiva in caso di possibile ripetizione del reato e quindi colpire persone che poi risultino innocenti al termine del processo cui sono sottoposte è necessario votare “SÌ”, altrimenti votare “NO”.

IL TERZO QUESITO (SCHEDA GIALLA)

Concerne la separazione delle funzioni dei Magistrati.

L’Obbiettivo è ottenere la separazione delle carriere all’interno della Magistratura.

Se si vuole far scegliere ai Magistrati all'inizio della loro carriera la funzione giudicante (Giudici) o requirente (Pubblici Ministeri), per poi far mantenere loro quel ruolo durante l’intera carriera professionale è necessario votare “SI” altrimenti votare “NO”.

IL QUARTO QUESITO (SCHEDA GRIGIA)

Riguarda i Consigli giudiziari.

In Italia, i magistrati vengono valutati, dagli organi che compongono il Consiglio superiore della magistratura e il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione. In questi organi, insieme ai magistrati, ci sono anche avvocati e professori universitari di diritto, ma soltanto i magistrati possono votare nelle valutazioni professionali degli altri magistrati.

Se si vuole far valutare l’operato dei Magistrati anche dai membri cosiddetti "laici", cioè avvocati e professori, è necessario votare “SI” altrimenti votare “NO”.

IL QUINTO QUESITO (SCHEDA VERDE)

Concerne l’elezione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) che è l'organo di autogoverno della magistratura: ha lo scopo di mantenerla indipendente rispetto agli altri poteri dello Stato e gestisce le assunzioni, i trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari dei magistrati

Se si vuole rimuovere l'obbligo, per un magistrato che voglia essere eletto nel CSM, di trovare da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura è necessario votare “SI” altrimenti votare “NO”.


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