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7 FEBBRAIO GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO E CYBERBULLISMO

Immagine del redattore: Avvocato Laura CrisantiAvvocato Laura Crisanti

Il 7 febbraio ricorre la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita nel 2017 su iniziativa del Ministero dell’istruzione e del Merito (Miur) nell’ambito del piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole.

Il fenomeno del bullismo è caratterizzato da azioni prepotenti, violente e intimidatorie (molestie verbaliaggressioni fisiche, forme di persecuzione, etc.)  esercitate intenzionalmente e ripetutamente da una o più persone, su una vittima.

Talvolta la condotta viene assunta anche attraverso mezzi di comunicazione online, mediante i quali i ragazzi scambiano contenuti violenti, denigratori, discriminatori, rivolti a coetanei considerati diversi per aspetto fisico, abbigliamento, orientamento sessuale, classe sociale o perché stranieri. in tal caso si configura la fattispecie del cyberbullismo.

Le condotte di cui sopra si delineano come un reato quando si configurano le fattispecie di: °Diffamazione °Calunnia °Ingiuria °Furto d’identità °Molestia °Atti di violenza verbale e fisica. La legge, inoltre, punisce con la reclusione anche chi è testimone di tali atti e non interviene o denuncia.

In termini numerici gli ultimi dati noti (2024) che forniscono una rappresentanza dell’incidenza del fenomeno sono i seguenti:

  • Bullismo

I dati HBSC Italia evidenziano che gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze; nella fascia di età 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine; gli adolescenti (15 anni) sono il 9,9% dei ragazzi e il 9,2% delle ragazze.

  • Cyberbullismo

Secondo quanto emerge dalla Sorveglianza HBSC Italia, nella fascia di età 11 anni risultano vittime di cyberbullismo il 17,2% dei maschi e il 21,1% delle femmine; i 13enni coinvolti sono il 12,9% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze; gli adolescenti di 15 anni sono il 9,2% dei maschi e l’11,4% delle femmine.

Da un punto di vista normativo un primo intervento legislativo in materia, limitato però al solo fenomeno del cyberbullismo, è stato adottato dalla LEGGE N. 71/2017 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” con la quale sono state introdotte misure di prevenzione e contrasto delle condotte bullizzanti realizzate su piattaforme on line. Tra le principali misure della Legge 71/2017 vi è la possibilità per ciascun minore di età superiore ai quattordici anni che sia stato vittima di atti di cyberbullismo, nonché per i relativi genitori e per gli altri soggetti esercenti la responsabilità sul minore medesimo, di rivolgersi al titolare del trattamento di dati online o al gestore di un sito internet o di un social media al fine di ottenere “l'oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi altro dato personale del minore, diffuso nella rete internet”. Altresì, l’art. 7 della sopracitata legge estende al fenomeno del cyberbullismo la misura dell’ammonimento del questore.

Tuttavia, stante la assoluta necessità di intervenire ad arginare il fenomeno, il governo ha deciso di integrare la normativa introducendo innovazioni attraverso la nuova LEGGE 70/2024 “Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo”, questa legge estende le disposizioni della Legge 71/2017 anche ai fenomeni del bullismo, con la finalità di prevenire e contrastare entrambe le azioni considerate oggetto del reato “in particolare con azioni di carattere preventivo e con una strategia di attenzione e tutela nei confronti dei minori, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, privilegiando azioni di carattere formativo ed educativo e assicurando l’attuazione degli interventi, senza distinzione di età, nell’ambito delle istituzioni scolastiche, delle organizzazioni degli enti locali, sportive e del Terzo settore che svolgono attività educative, anche non formali, e nei riguardi dei soggetti esercenti la responsabilità genitoriale, cui incombe l’obbligo di orientare i figli al corretto utilizzo delle tecnologie e di presidiarne l’uso.”

Al fine di rafforzare a attuare tutte le misure possibili di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo il supporto psicologico è considerato fondamentale ed essenziale sia per assistere le vittime sia i responsabili, di qui l’istituzione e la presenza di servizi dedicati all'interno delle scuole al quale è affidato il ruolo più importante e delicato nella gestione del fenomeno e l'istituzione di un tavolo permanente di monitoraggio.

In questa ottica è fondamentale la collaborazione tra la scuola ed i genitori, difatti gli adulti sono chiamati a vigilare attentamente sui propri ragazzi, precisando, peraltro, che se l’autore della condotta è minore di quattordici anni saranno proprio i genitori a rispondere delle conseguenze.




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