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  • Immagine del redattoreAvvocato Laura Crisanti

CORTE COSTITUZIONALE: OBBLIGO VACCINALE LEGITTIMO

La Corte Costituzionale ha respinto tutte le questioni sollevate sia pure con modalità diverse, dai cinque uffici giudiziari - Tribunali di Brescia, Catania e Padova, dal Tar della Lombardia e dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia- che hanno avanzato dubbi sulla costituzionalità di obbligo di vaccinazione e sanzioni.

L’ufficio comunicazione e stampa della Corte Costituzionale in una nota diffusa così si è espresso: «La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali. Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario. Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico».

La sentenza della Corte Costituzionale, in sintesi, ha stabilito che era legittimo l’obbligo di vaccinazione per medici, infermieri, personale scolastico e over 50 ed ha ritenuto legittima la mancata retribuzione per il periodo in cui gli stessi sono stati allontanati dal lavoro. 

In attesa del deposito della sentenza e delle motivazioni ad essa addotte sembra aver prevalso l’interesse alla tutela della salute pubblica su quello dell’autodeterminazione e della libertà del singolo cittadino.

Si tratta di una decisione destinata a far discutere.

 

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