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  • Immagine del redattoreAvvocato Laura Crisanti

DECRETO TRASPARENZA PREZZI CARBURANTE


Il decreto legge n. 5/2023 contenente "Disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico", approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 10 gennaio 2023, su proposta del Presidente Meloni e di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell'Economia e delle Finanze e Adolfo Urso, Ministro dello sviluppo economico, è stato pubblicato sulla GU Serie Generale n. 11 del 14 gennaio 2023.

Il decreto prende forma dalla necessità di evitare ingiuste speculazioni sui prezzi dei carburanti che da gennaio 2023 sono vertiginosamente aumentati anche a causa del ridimensionamento dei provvedimenti sulle accise, con inevitabili ripercussioni su famiglie e lavoratori.

Il decreto legge prevede, infatti, disposizioni urgenti per la trasparenza dei prezzi dei carburanti e va a rafforzare i poteri di natura sanzionatoria del Garante dei prezzi, al fine di contrastare speculazioni immotivate.

MISURE DI SOSTEGNO E ANTISPECULAZIONE

le principali misure adottate dal Consiglio dei Ministri e contenute nel decreto per frenare eventuali episodi di speculazione sui prezzi dei carburanti: 

  • Obbligo di pubblicizzare il prezzo giornaliero del carburante

il decreto introduce obbligo giornaliero per i distributori di esporre “con specifica evidenza” nella stazione di servizio, oltre al prezzo di vendita praticato per i diversi carburanti, anche il prezzo medio nazionale che sarà calcolato e comunicato dal Ministero delle Imprese, così da consentire ai consumatori di poterli confrontare.

Entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto si attende la pubblicazione -di un apposito provvedimento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy contenente indicazioni relative alla frequenza, alla modalità e alle tempistiche per la comunicazione dei dati indicanti il prezzo medio dei carburanti. I gestori avranno, poi ulteriori due settimane per adeguare la cartellonistica.

  • L’inasprimento delle sanzioni

Il decreto contiene sanzioni amministrative più elevate in caso di violazione delle norme sulla trasparenza e la pubblicità dei prezzi. Sono previste sanzioni amministrative comprese tra i 500 e i 6.000 euro. Dopo la terza violazione, inoltre, si può incorrere nella chiusura dell’attività da un minimo di sette a un massimo di 90 giorni. I controlli saranno effettuali dalla Guardia di Finanza. L'accertamento delle violazioni è rimesso alla guardia di Finanza, mentre la irrogazione delle sanzioni provvede il Prefetto.

  • Il rafforzamento dei poteri del Garante dei prezzi e l’istituzione della Commissione di allerta sui prezzi.


Il decreto rafforza i poteri del Garante dei prezzi a cui spettano funzioni di prevenzione e repressione delle speculazioni da parte degli esercenti anche attraverso l’istituzione di un’apposita Commissione di Allerta Rapida di Sorveglianza dei Prezzi 


  • Buoni benzina esenti

Il decreto prevede la possibilità per il datore di lavoro privato di erogare ai dipendenti, come misura di contenimento dei prezzi dei carburanti, buoni benzina o titoli equivalenti esenti (così da non concorre alla formazione del reddito del lavoratore) se il loro valore non eccede i 200 euro.

  • Bonus abbonamenti trasporto pubblico

Il decreto istituisce un fondo per riconoscere buoni finalizzati all'acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e per il servizio di trasporto ferroviario per abbonamenti di costo inferiore o pari ai 60 euro. Il buono è destinato alle persone fisiche che nel 2022 risultano titolari di un reddito non superiore ai 20.000 euro. 


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