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Immagine del redattoreAvvocato Laura Crisanti

PARTITE IVA A REGIME FORFETTARIO: FATTURAZIONE ELETTRONICA OBBLIGATORIA DAL 1° LUGLIO 2022

La fattura elettronica diviene obbligatoria anche per le partite iva a regime forfettario, rimangono comunque esclusi almeno fino al 2024 coloro che hanno ricavi o compensi sotto i 25mila euro.

E’stato approvato dal Consiglio dei ministri il 13 aprile scorso il decreto legge con ulteriori misure antievasione per l'attuazione del Pnrr, due sono le principali novità previste:

  1. Fatturazione elettronica anche per i forfettari a partire dal 1° luglio 2022;

  2. Sanzioni a partire dal 30 giugno 2022 per gli esercenti che rifiutano l'uso del Pos.


OBBLIGO DI FATTURA ELETTRONICA

Nelle intenzioni dell’Esecutivo, vi è l’estensione dell’obbligo della fatturazione elettronica che scatterà dal 1° luglio, “dividendo” a metà il 2022 che sarà quindi contraddistinto da fatture cartacee e fatture elettroniche.

Al momento e fino al 31 dicembre 2024 rimangono escluse dall’adempimento della fatturazione elettronica le micro partite Iva con ricavi o compensi al di sotto dei 25.000 euro annui.

La normativa dell’obbligo della e-fattura riguarda oltre ai contribuenti forfettari, anche le associazioni sportive dilettantistiche e gli enti del Terzo settore con proventi da attività commerciali fino a 65mila euro.

SANZIONI E REGIME TRANSITORIO

In base a quanto previsto dalla bozza del nuovo decreto, è previsto un periodo transitorio (anche se molto breve), in particolare solo per il terzo trimestre 2022 (ossia da luglio a settembre) non scatteranno sanzioni se la fattura elettronica sarà emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione

Successivamente da ottobre, anche per i nuovi obbligati scatterà il termine tassativo dei 12 giorni per l’emissione della fattura immediata, in difetto scatteranno le sanzioni.

Vengono, altresì, anticipate le sanzioni per il mancato utilizzo del Pos la cui decorrenza viene fissata al 30 giugno 2022. Da quel giorno commercianti, esercenti e professionisti che non accetteranno i pagamenti con carta elettronica da parte dei loro clienti sono potenzialmente esposti al rischio di una sanzione amministrativa pecuniaria di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione.


 


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