In occasione delle festività natalizie, molti italiani sono ricorsi allo shopping on-line, per il quale oltre alla garanzia legale che opera in caso di malfunzionamento/difetto del prodotto è, comunque, possibile esercitare il diritto di ripensamento, per gli acquisti indesiderati o di non gradimento.
Gli acquisti on-line sono regolati dal CODICE DEL CONSUMO (D. Lgs. 6 settembre 2005, n. 206) e dalle successive modifiche, introdotte con il decreto legislativo del 21 febbraio 2014, n. 21, che, in attuazione della direttiva 2011/83/UE è intervenuto positivamente a tutela dei diritti dei consumatori.
I contratti online rientrano nella fattispecie più generale dei contratti a distanza e dei contratti negoziati stipulati fuori da locali commerciali, per i quali il Codice del Consumo prevede una disciplina particolare in grado di garantire una serie di informazioni che il singolo consumatore deve conoscere, sia nella fase precedente alla conclusione del contratto di acquisto che in quella immediatamente successiva.
Data la particolare situazione di vendita da remoto /a distanza nel momento della stipula del contratto, il compratore dovrà essere posto in condizione di conoscere il prezzo del bene, le sue caratteristiche principali ed eventuali oneri e accessori legati all’acquisto. Il consumatore dovrà, pertanto, prestare molta attenzione alle condizioni di acquisto, che variano a seconda dei diversi siti di e-commerce, i quali da parte loro hanno l’obbligo di indicare le informazioni e le condizioni contrattuali così come indicate dal Codice del consumo.
In caso di acquisto indesiderato o di non gradimento dello stesso trova applicazione il diritto di ripensamento:
DIRITTO DI RECESSO
entro 14 giorni [il termine decorre a) per i contratti di servizi, dalla data dell’ordine; b) per i contratti di acquisto di beni, dalla data di consegna del prodotto] il consumatore può esercitare il diritto di recesso, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno al venditore con cui si dichiara la volontà di esercitare il recesso senza dover specificare alcuna motivazione.
Il consumatore, da un lato, ha l’obbligo di restituire il bene entro i 14 giorni successivi all’esercizio del diritto di recesso (la tempestività del termine di restituzione da parte del compratore si calcola con la data di spedizione del pacco e non di arrivo al destinatario- venditore) ponendo a proprio carico le spese di spedizione.
Il venditore, dall’altro, avrà l’obbligo di rimborsare il consumatore il prezzo della vendita, comprese le spese di consegna inizialmente sostenute, entro 14 giorni dal recesso esercitato. Il venditore potrà trattenere il rimborso finché non avrà ricevuto i beni, o finché il consumatore non abbia dimostrato di aver rispedito il bene.
ESCLUSIONE DIRITTO DI RECESSO
Il Codice del consumo, prevede che vi siano alcune fattispecie di acquisti a distanza per i quali è escluso il diritto di recesso.
in via esemplificativa non esaustiva:
la fornitura di beni personalizzati o confezionati su misura;
la fornitura di beni deteriorabili;
la fornitura di beni sigillati che, per motivi di sicurezza o di salute, non si prestano alla loro restituzione dopo l’apertura;
la fornitura di giornali, riviste e periodici;
la fornitura di video/audio/software consegnati sigillati e che siano stati aperti.
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